martedì 16 febbraio 2010

Identikit e prospettive dell’Urbanista e Pianificatore


SE VUOI DAVVERO AFFASCINARTI ALLA PROFESSIONE, ecco un video realizzato da Arnaldo Cecchini, presidente del corso di laurea di Urbanistica dell’università di Alghero. 

La progettazione urbanistica riguarda la redazione dei piani territoriali, dei piani regolatori comunali, piani del traffico e della mobilità, dei piani particolareggiati dei centri storici, dei piani di nuova espansione della città pubblica (piani per l’edilizia pubblica, per gli insediamenti produttivi) e della città privata (piani di lottizzazione). A questi si affiancono i piani mirati per la sostenibilità ambientale: i piani dei bacini idrici, i piani paesistici, ma anche la valutazione di impatto ambientale, la valutazione ambientale strategica, i piani della sicurezza per i territori a rischio calamità, ecc. Più recentemente sono entrati nel vocabolario urbanistico anche i “piani complessi” che comprendono la co-partecipazione di diversi soggetti attuatori (pubblico e privato), di tematiche e fattibilità multi-disciplinari.Quali sono le competenze richieste. L’architetto urbanista spesso lavora in équipe e a volte è il coordinatore di un progetto che viene sviluppato e gestito da professionisti diversi: laureati in economia, ingegneria, geografia, sociologhi. La sua prima abilità è quindi quella di saper aggregare competenze diverse e anche quando lavora da solo attingere comunque a saperi diversiQuali le opportunità professionali. Parecchie e varie. Le competenze acquisite sono adattabili a diversi campi di pratiche e progetti.  Chi ha questo profilo può lavorare in studi di progettazione urbanistica, in o per banche di sviluppo e in organizzazioni internazionali (in questo caso soprattutto per occuparsi di fattibilità e realizzazioni nei paesi in via di sviluppo) ma può anche dedicarsi alla ricerca in centri di ricerca e all’università. Interessanti sono le opportunità  nella pubblica amministrazione come dipendente o professionista in occasione di gare e appalti. Può lavorare anche in aziende che devono direttamente o indirettamente gestire questioni legate al territorio. Sono in crescita le opportunità  nelle aziende di logistica e di fornitura di servizi pubblici in generale e anche le associazioni di categoria ( per esempio l’ Assolombarda, Camera di commercio etc) possono essere ottime clienti. Altre prospettive interessanti vengono dalla consulenza  per quanto riguarda le progettazioni complesse e le situazioni che richiedono una progettazione contestualizzata per valutare, per esempio, come coinvolgere le comunità locali, capire in che modo un intervento impatti su di loro e che cosa chiedono in cambio. La questione della TAV ad esempio è rappresentativa di una scorretta gestione di questo processo. Quali paesi fanno scuola all’estero. Nelle note scuole inglesi come pure in Olanda, il  paese al mondo con più alta concentrazione di planner, c’è una fortissima tradizione. L’esperienza all’estero è certamente molto formativa anche se la si sviluppa in realtà che hanno poca tradizione ma molte esigenze di applicare concretamente tecniche e prassi di planning e di urbanistica in generale. Parlo in caso specifico dell’universo dei paesi emergenti. iferimenti utili: Associazione nazionale degli urbanisti e dei pianificatori territoriali e ambientali Associazione Assurbhttp://www.urbanisti.it/prof/index-ITA.html; Società Italiana Urbanisti.http://www.planum.net/siu/index.htm