giovedì 25 marzo 2010

Sicurezza (proposte)

Secondo me è una immagine molto significativa dell'attuale situazione della Sicurezza in Edilizia nei cantieri edili, che rispecchia molto, ciò che quotidianamente avviene, dove non si concerta la sicurezza tra le varie figure professional (e tra le figure professionali intendo anche gli Enti di Controllo). Come normalmente si sente dire "l'importante è che le carte siano a posto" e la maggior parte delle volte le carte sono una infinità di norme, prescrizioni, in molti casi ripetitive e inutili, utili solo ed esclusivamente ai programmatori e a produrre tonellate di carta e a sanzionare. Ma non voglio dilungarmi in inutili polemiche. Voglio invece molto umilmente lanciare una proposta.
A mio giudizio la ratio della normativa consiste nella progettazione della sicurezza e nel fare rispettare quanto previsto nè più e nè meno di quanto avviene per la progettazione architettonica, per le strutture, per gli impianti, etc.

Il progetto della sicurezza (che è anche un bel nome) dovrebbe essere costituito dai seguenti elaborati:
1) Relazione Illustrativa;
2) Tavole Progettuali;
3) eventuali elaborati esplicativi;
Deposito prima dell'inizio dei lavori presso il Comune di competenza. (nulla, nulla di più)

In un cantiere prima di iniziare non ci possono essere dai 60 ai 100 adempimenti, vedi i vari elenchi forniti dagli Enti di Controllo, dalle Istituzioni e dai programmatori. Il progetto è per sua natura snello, leggibile, di immediata percezione e a mio giudizio, solo un progetto costituito da tavole con disegni può assolvere il suo compito, a discrezione del progettista se dividerlo in piante, prospetti, particolari costruttivi o altro. Quindi un NO assoluto a pagine e pagine di prescrizioni, normative etc. o peggio ancora se derivate da  editor di programmi cosidetti specializzati E' il tecnico che deve produrre, (magari con l'ausilio dei programmi ), come avviene per  l'architettonico, gli strutturali o gli impianti, ma è lui che deve riportare sulle tavole quanto previsto dalla normativa, esattamente come avviene negli altri settori.

lunedì 15 marzo 2010

Dovrò proprio imparare a dire di no, qualche volta.

Caro Sig. Architetto,
Per favore mi disegni e mi costruisca una casa: non sono sicuro di cosa ho bisogno quindi l'intera realizzazione sarà a sua discrezione.
La mia casa dovrà avere dalle due alle quarantacinque camere. Faccia in modo che le piante siano fatte in modo che le camere da letto possano essere facilmente aggiunte o cancellate.
Quando mi porterà le eliocopie, deciderò cosa voglio. Inoltre, desidererei la differenza di costo per ciascuna variante cosicché possa sceglierne una arbitrariamente...
Tenga a mente che la casa che sceglierò dovrà costare meno di quella in cui attualmente vivo. Faccia attenzione, comunque a correggere tutti i difetti della mia casa attuale (il pavimento della cucina vibra quando ci cammino, e i muri non sono sufficientemente isolati).
Mentre disegna, tenga inoltre a mente che voglio mantenere il costo di manutenzione annuale il più basso possibile. Questo dovrebbe significare l'inclusione dei costi di caratteristiche extra come l'alluminio, il vinile o le facciate in composito. (Se sceglie di non specificare l'alluminio, si prepari a spiegare nel dettaglio la sua decisione.)
Per favore tenga presente che le più recenti pratiche di design e i materiali più innovativi devono essere usati nella costruzione della casa, in quanto voglio che diventi un punto di riferimento per le idee e i metodi innovativi. Sia avvisato, comunque che la cucina dovrebbe essere disegnata per accogliere, tra le altre cose, il mio frigorifero Gibson del '52.
Per assicurarsi di costruire la casa giusta per la nostra famiglia, contatti ciascuno dei nostri figli e anche i cugini. La mia suocera ha delle idee molto chiare di come dovrebbe essere disegnata la casa, in quanto ci visita almeno una volta all'anno. Soppesi accuratamente tutte queste opzioni e venga alla giusta decisione. Io, comunque avrò il diritto di imporre la mia decisione a qualsiasi scelta fatta.
Per favore non mi annoi con i piccoli dettagli ora. Il suo lavoro è sviluppare i piani generali per la casa: colga l'idea generale. A questo punto, per esempio, non è appropriato scegliere il colore del tappeto.
Comunque, tenga presente che mia moglie adora il blu.
Inoltre, non si preoccupi ora di acquisire le risorse per costruire la casa stessa. La sua priorità è sviluppare i piani dettagliati e le specifiche. Una volta che avrò approvato questi piani, comunque mi aspetto che la casa sia pronta in 48 ore.
Mentre sta disegnando questa casa specificamente per me, tenga a mente che presto o tardi la cedrò a qualcun'altro. Quindi dovrà adattarsi ad un discreto numero di potenziali acquirenti. Prima di concludere i piani si assicuri che ci sia il consenso degli abitanti nella mia zona, che gli piacciano le sue caratteristiche. Le potrei consigliare di farsi un giro e a vedere la casa che il mio vicino ha costruito l'anno scorso. Sarebbe un'ottima cosa. Ha così tante caratteristiche che vorremmo anche nella nostra nuova casa, in particolar modo la piscina da 22 metri. Con un'attenta ingegnerizzazione credo che lei la possa inserire nella nuova casa senza alcun impatto per il costo finale.
Per favore prepari un set completo di eliocopie. Non è necessario in questo momento fare il vero design, in quanto saranno usate solo per valutare i costi di costruzione. Stia attento comunque che sarà ritenuto responsabile per qualsiasi aumento dei costi di costruzione come risultato di cambiamenti successivi nel design.
Dovrebbe essere eccitato a lavorare per un progetto così interessante! Avere la possibilità di usare le ultime tecniche e materiali e avere tale libertà nel suo design è una cosa che non capita spesso. Mi contatti il prima possibile con le sue idee e piani completi.
PS: mia moglie mi ha appena detto che non è d'accordo con molte delle istruzioni che le ho dato in questa lettera. Come architetto è sua responsabilità risolvere queste differenze. C'ho provato nel passato ma non ci sono riuscito. Se non è capace di assumersi questa responsabilità dovrò trovare qualche altro architetto.
PPS: probabilmente quello di cui ho bisogno non è proprio una casa, ma una roulotte. Mi dica il prima possibile se è questo il caso...

tratto da http://www.consulenza-web.com di Marco Pegoraro, 10 Settembre 2007

martedì 16 febbraio 2010

Identikit e prospettive dell’Urbanista e Pianificatore


SE VUOI DAVVERO AFFASCINARTI ALLA PROFESSIONE, ecco un video realizzato da Arnaldo Cecchini, presidente del corso di laurea di Urbanistica dell’università di Alghero. 

La progettazione urbanistica riguarda la redazione dei piani territoriali, dei piani regolatori comunali, piani del traffico e della mobilità, dei piani particolareggiati dei centri storici, dei piani di nuova espansione della città pubblica (piani per l’edilizia pubblica, per gli insediamenti produttivi) e della città privata (piani di lottizzazione). A questi si affiancono i piani mirati per la sostenibilità ambientale: i piani dei bacini idrici, i piani paesistici, ma anche la valutazione di impatto ambientale, la valutazione ambientale strategica, i piani della sicurezza per i territori a rischio calamità, ecc. Più recentemente sono entrati nel vocabolario urbanistico anche i “piani complessi” che comprendono la co-partecipazione di diversi soggetti attuatori (pubblico e privato), di tematiche e fattibilità multi-disciplinari.Quali sono le competenze richieste. L’architetto urbanista spesso lavora in équipe e a volte è il coordinatore di un progetto che viene sviluppato e gestito da professionisti diversi: laureati in economia, ingegneria, geografia, sociologhi. La sua prima abilità è quindi quella di saper aggregare competenze diverse e anche quando lavora da solo attingere comunque a saperi diversiQuali le opportunità professionali. Parecchie e varie. Le competenze acquisite sono adattabili a diversi campi di pratiche e progetti.  Chi ha questo profilo può lavorare in studi di progettazione urbanistica, in o per banche di sviluppo e in organizzazioni internazionali (in questo caso soprattutto per occuparsi di fattibilità e realizzazioni nei paesi in via di sviluppo) ma può anche dedicarsi alla ricerca in centri di ricerca e all’università. Interessanti sono le opportunità  nella pubblica amministrazione come dipendente o professionista in occasione di gare e appalti. Può lavorare anche in aziende che devono direttamente o indirettamente gestire questioni legate al territorio. Sono in crescita le opportunità  nelle aziende di logistica e di fornitura di servizi pubblici in generale e anche le associazioni di categoria ( per esempio l’ Assolombarda, Camera di commercio etc) possono essere ottime clienti. Altre prospettive interessanti vengono dalla consulenza  per quanto riguarda le progettazioni complesse e le situazioni che richiedono una progettazione contestualizzata per valutare, per esempio, come coinvolgere le comunità locali, capire in che modo un intervento impatti su di loro e che cosa chiedono in cambio. La questione della TAV ad esempio è rappresentativa di una scorretta gestione di questo processo. Quali paesi fanno scuola all’estero. Nelle note scuole inglesi come pure in Olanda, il  paese al mondo con più alta concentrazione di planner, c’è una fortissima tradizione. L’esperienza all’estero è certamente molto formativa anche se la si sviluppa in realtà che hanno poca tradizione ma molte esigenze di applicare concretamente tecniche e prassi di planning e di urbanistica in generale. Parlo in caso specifico dell’universo dei paesi emergenti. iferimenti utili: Associazione nazionale degli urbanisti e dei pianificatori territoriali e ambientali Associazione Assurbhttp://www.urbanisti.it/prof/index-ITA.html; Società Italiana Urbanisti.http://www.planum.net/siu/index.htm